Sono cerebrale, sono in dubbio, in perenne apnea. Sono le mie parole, sono una traccia scritta, sono musicale. Sono un buio stellato. Sono un' anima questuante.

venerdì 8 luglio 2016

La vera storia di un sogno che si stancò di aspettare e si realizzò da solo


Giovanni Papini, nel Dizionario dell'Omo Salvatico, dice che l’aforisma è una verità detta in poche parole, però detta in modo da stupire più di una menzogna.

Io invece, voglio dirvi proprio tutta la verità su questa mia raccolta di aforismi.

Pensieri col fiato corto è nato per sbaglio, o meglio nonostante i miei sbagli.

Pensieri col fiato corto è nato per amore, ma per amore di qualcun altro.

Pensieri col fiato corto è nato nonostante me.

Pensieri col fiato corto aveva così tanta voglia di venire alla luce che un giorno si è stancato di aspettarmi e si è impossessato dei sogni e della volontà di un magnifico essere umano, sua madre putativa, e si è incarnato in 92 candide pagine e in una copertina plumbea bagnata di gocce di pioggia.

O forse sono state le mie lacrime ad essersi impresse sul suo grigio…

Eh sì, perché quando l’ho visto… Ho pianto.

- Non puoi essere proprio tu- gli ho detto. - Come hai potuto farcela nonostante tutto? Come hai fatto ad arrivare fin qui da solo?-

E lui, con aria vittoriosa, mi ha detto di non aver fatto tutto da solo. Mi ha raccontato di come sua madre putativa lo abbia intravisto in quella cartella di file sparsi che portava già il suo nome (sì, perché almeno quello, gliel’ho dato io), di come lo abbia plasmato ricamandolo parola per parola, di quanto lei lo abbia amato impaginandolo con cura scegliendo con attenzione l’ordine di ciascun aforisma, di come poi lo abbia messo alla luce su createspace.com e infine fatto sbarcare su Amazon

-Non lo avresti mai detto di me vero? Che ce l’avrei fatta? Che qualcun altro avrebbe avuto l’ardire di fare ciò che avresti dovuto fare tu…- Mi sussurrò - No, non lo avrei mai detto- gli risposi – e comunque non ero tenuta a fare un bel niente, io. – aggiunsi sapendo di mentire a lui e a me stessa. - Ma io ora sono qui e tu non puoi fare finta di niente, non puoi ignorare il fatto che io esista. Vorrai mica uccidermi?

Ed è perché l’ho promesso a lui, e a chi lo ha voluto al posto mio, che non l’avrei ucciso, né tantomeno lasciato morire, che sono qui a parlarvi di lui. Abbiamo fatto un patto. Per quanto si senta abbastanza vivo dice che vuole avere bisogno di me per crescere. Ed io non voglio crescere senza di lui.

Pensieri col fiato corto è una raccolta di “brevità” appunto…

E’ un bouquet di pensieri venuti alla luce negli ultimi 5 anni circa, pensieri a volte contorti, affiorati di notte quando non riesci a dormire perché il cuscino sembra fatto di spilli e vai al pc e inizi a scrivere, di boutades schizzate fuori scherzando con gli amici e dici - Però… carina questa!
Me la segno.- di riflessioni, talvolta amare, talvolta ironiche, sul senso della vita che troppo spesso si nasconde talmente bene al punto da far dubitare se stesso di sé, di stati d’animo che si addensano in una scarna serie di parole che magari iniziano tutte con la stessa vocale, di giochi di parole venuti a galla all’improvviso lasciandomi lì a chiedermi se fossi io a giocare con le parole o se fossero piuttosto loro a prendersi gioco di me…

Tra le pagine di pensieri col fiato corto vi emozionerete, sorriderete, vi stupirete, magari vi smarrirete, resterete interdetti, rifletterete, potrete ritrovarvi a cambiare idea su qualcosa o convincervi ancor di più che - è proprio così che va!- Ma soprattutto, nel frattempo, potrete prendervela comoda: questo libro non ha fretta. Vi potrete accomodare tra le sue pagine e sorseggiarlo lentamente aforisma dopo aforisma, senza bisogno di procedere con un ordine preciso.

A dispetto del titolo, non vi terrà col fiato sospeso, non vuole trascinarvi verso un finale travolgente perché vi travolgerà lentamente e con discrezione, e con delicatezza soprattutto, e alla fine… lo amerete.

Lo amerete specialmente se terrete a mente la sua strana storia.

La storia di un sogno, che come un desiderio che si è stancato di starsene con le mani in mano, si fa spavaldo e decide di non stare ad aspettare di veder passare una stella cadente per poter aver diritto ad esistere, ma che ne seduce una, la ammansisce e poi le sale in groppa e la cavalca e sfonda l’atmosfera e atterra e resta integro, integro come nessuno avrebbe pensato che sarebbe potuto essere.

Nessuno tranne una.

Ma ora ci credo anch’io, perché appena nato ha saputo insegnarmi una gran lezione ed io voglio tenerla a mente e vorrei che la teneste a mente anche voi.

Perché ho capito che non c’è nessuna cosa al mondo dalla quale ci si debba lasciar frenare quando si tratta della necessità di esprimere se stessi.

Esprimetevi!

Se amate una canzone non cantatevela sotto la doccia, ché l’acqua scrosciante ha già un suono magnifico, ma andate in piazza, andateci quando è affollata e cantatela a squarciagola.

Se amate cucinare fatelo senza badare a spese, fatelo per tutto il vicinato.

Se la vostra passione è il ballo, non smettete mai di farlo, anche quando la musica non c’è, anche quando siete immobili, ballate dentro!

Se amate dipingere, disegnare e colorare, fatelo sempre e in ogni modo, fatelo con le parole, con il sorriso o anche solo con lo sguardo quando avete di fronte il viso della persona che amate.

Se la vostra passione è la musica, allora suonatela tutta, e siate musica in tutto ciò che dite e fate, fino allo stremo, fino all’ultima nota.

Se poi ciò che amate fare di più è scrivere allora non fate come me, non lasciate che le vostre parole vi marciscano dentro o peggio non lasciatele ammuffire sul vostro pc in qualche cartella di cui immancabilmente vi dimenticherete. Non rimanete sordi a tutti gli incoraggiamenti, a tutte le voci che vi dicono CREDICI, soprattutto quando una di quelle voci è la vostra, quella interiore, quella che parla nei momenti di entusiasmo e/o di lucidità. Non fate come me che mi son fatta vincere da un non sensato senso del pudore e da solo-Dio- lo-sa- quante-altre- cose, che sono dovuta finire col fare pena e tenerezza a una delle mie più care amiche che ha agito a mia insaputa raccogliendo il mio materiale e pubblicandolo al posto mio.

E se proprio non sapete ancora cos’è che vi appassiona allora iniziate a sperimentare, a cercare, ad esplorare, ché, se sarete tenaci e cercherete con amore, non tarderete a trovare ciò che vi farà sentire finalmente VIVI. Ché magari bastasse nascere vivi per restarlo!

Esprimete voi stessi, tirate fuori ciò che sentite di essere davvero. Fatelo senza ritegno e senza pietà.

Esagerate!

Fatelo a dispetto di cosa penseranno gli altri e di cosa si aspettano da voi, perché questi davvero non possono essere problemi vostri. Anch’io lo farò perché ho sempre voluto essere una scrittrice, fin da piccola, e poi l’ho promesso a lui. A Pensieri col fiato corto.

Mia Graziano

1 commento:

  1. Mi scontrai un tempo con una strana bizzarra canora amabile smarrita fusa trasfusa creatura.- Mia Graziano sognatrice senza sogni; donna dall'arcigna femminilità, lucore accecante dipartitasi dalla partenopea terra per ubbriacarsi di emiliana plumbea nebbiosità trascende tutta la sua incoercibile esplosività esistenziale in questi aforismi d sintetica complessità, metaforici eppure concreti tattili avvolgenti. Come grumi di vita tradita, come sogni seppelliti nelle profonde latebre dell'esistenziale soccombere. Mia Graziano è scrittrice scrive come canta e conta come sa vergare sulla pagina bianca la canzone dell'amore, della sua passione, del suo essere donna in un mondo ormai senza femminilità perché il maschio ha deciso di afflosciarsi, di azzimarsi di femminilizzarsi. Pianti rimpianti vagheggiamenti sussulti manie malie i suoi poeticissimi 'aforismi'. Si leggano ed ognuno vi ritrovi l'eco del suo transeunte momento divino. Calogero Taverna

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